giovedì 1 dicembre 2011

Pensione a due stelle, risparmio di 6 miliardi




Parlare di pensione e pensare alla previdenza sociale è un gioco azzardato di questi tempi; nel nuovo dizionario della lingua italiana l'unico riferimento al lemma "pensione" è legato a quegli alberghetti dall'aria decadente che sorgono sui litorali delle patrie coste. Già perché chi come me è un under 30, in pensione non ci andrà mai.

Piagnistei a parte, vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo alle pensioni degli italiani e ai vitalizi dei parlamentari con le riforme che sta varando il nuovo governo Monti. Partiamo dalle pensioni: il periodo contributivo sale da 40 a 43 anni, ovvero serviranno 3 anni in più per poter smettere di lavorare, l'età pensionabile delle donne si allineerà con lo standard europeo e infine ci sarà il ritocchino sulle aliquote dei lavoratori autonomi con un innalzamento di un paio di punti percentuali. Ma il bello deve ancora venire. A spaventare - secondo il modesto parere del Pennivendolo - non deve essere l'innalzamento della soglia contributiva o l'adeguamento delle donne ma il meccanismo di blocco della perequazione automatica all'inflazione.

Ditero questa perifrasi si cela la vera stangata di Monti&co. Cosa significa perequazione all'inflazione? Il ministro Fornero ha pensato di bloccare la rivalutazione delle pensioni al costo della vita esteso a tutte le pensioni per contenere la spesa previdenziale per il 2012. Ad ora si parlerebbe di un risparmio di circa 6 miliardi di euro, ma a che prezzo? In due parole ecco cosa succede: lo Stato, per il 2012, se ne fregherà altamente dell'andamento del costo della vita, dei prezzi al consumo e dell'inflazione, lasciando così invariato l'importo dell'assegno a fine mese delle pensioni. Un esempio grossolano: se il prezzo del pane dovesse salire per corso inflattivo, la pensione resta sempre la stessa. Se prima con la pensione ti compravi una pagnotta da un chilo, oggi devi fartene andare bene mezza. Lasciando questo esempio nazional-popolare, il problema grande è il rischio della contrazione dei consumi. Ma la necessità dell'Italia non era la crescita?

Veniamo ora ai vitalizi dei parlamentari. Oggi i nostri onorevoli sono tutti favorevoli, eh certo! Prova te ad andare in tv a dire il contrario... Da gennaio la casta inizierà a percepire la pensione basandosi su un sistema normale e non con quella schifezza del calcolo dell'assegno retributivo con contribuzione minima fissata all'8,67%. Ieri le ho sentite tutte. Paolo Cento di Sel (Nichi Vendola per intenderci...) che ha espresso il timore a Tgcom24 che: "i tagli non siano l'occasione per far si che la politica diventi una cosa per soli ricchi". E Fausto Bertinotti? Il compagno Bertinotti la settimana scorsa in diretta alla Zanzara su Radio24 commentava che l'abolizione dei vitalizi è giusta per i colleghi, ma per il suo portafoglio "è altrettanto giusto che mi si riconosca per quello che ho contribuito".Parole al vento perché il vitalizio a lui non lo toglie nessuno perché la legge non è retroattiva. Affermazioni che si commentano da sole.
Resta una constatazione amara da fare: ritenere decisiva questa riforma delle pensioni parlamentari è da stolti. E' più che altro un segnale che viene dato ai cittadini vista ala stangata che si preannuncia proprio in campo previdenziale; sarebbe stato troppo impopolare imporre scarifici agli italiani senza toccare la casta.




1 commento:

  1. Quanto alla cosa della perequazione, io non sono una contabile ma secondo Avvenire mi sembra molto più limitata di come la dipingi.
    Cito:
    "BLOCCO RECUPERO INFLAZIONE PER TOTALE PENSIONI
    Il blocco totale dei trattamenti rispetto all'inflazione per il 2012 dovrebbe valere a fronte di un aumento dei prezzi del 3% circa 5-6 miliardi, cifra questa che comprende però i 600 milioni già previsti per il blocco deciso dal precedente Governo per le pensioni più alte. Un blocco totale della perequazione era stato deciso dal Governo Amato nel 1992".

    Da http://247.libero.it/focus/20147551/10/pensioni-fornero-stop-a-perequazione-e-anzianit-oltre-i-40-anni/

    Ciao ciao!

    Floriana

    RispondiElimina