mercoledì 18 febbraio 2009

I granatieri sardi e la breccia di porta Walter


E' finita. O meglio, è l'inizio della fine. Come la storia d'Italia insegna, l'impeto dell'incontenibile fanteria di origine sarda ha mietuto vittime sul campo di battaglia. Non si tratta del Piave o di Solferino, ma ancora una volta il valore dei sardi in battaglia ha cambiato le sorti dell'italica storia. La dipartita di Soru ha fruttato un biglietto di uscita anche per il segretario del pd, Walter Veltroni.
We can, Sepoffà... Da adesso la musica cambierà e gli slogan pure, ma dopo il transitorio Franceschini chi prenderà le redini dell'opposizione italiana? Barricate e faziosità a parte, è chiaro che in una democrazia che si rispetti il ruolo di un'opposizione soldia e forte è il coadiuvante stesso per la miglior condotta di un esecutivo. E adesso? Dalemiani contro binettiani, rutelliani in fuga, radicali in cantina e congresso alle porte. Il grande serbatoio degli scontenti, il pd, è posto davanti alla seconda crisi della sua breve e improduttiva storia. Era già crisi al tempo della fondazione, così come al tempo delle primarie bulgare che fecero sperare in un improbabile Letta. D'Alema non ha mai digerito Veltroni, mentre i teocon sono entrati in rotta di collisione con i vertici nella gestione della vicenda Englaro e i rutelliani si sono rinchiusi in uno sgabuzzino. Il pd ricorda la peggio versione delle correnti Dc.
Mai come ora deve essere chiaro che l'imperativo di lotta al berlusconismo non è una prerogativa valida su cui fondare un partito di gargantuesche proporzioni. "La verità di pulcinella", diranno i più, ma quando si trattò di andare alle urne, quando l'odore dei banchi di Montecitorio accendeva gli animi dei democrats nostrani, l'elettorato ha finto di non sapere che il vero collante di coalizione si riduceva nell'avversione al duca di Arcore.
Che dire quindi? Con Veltroni si chiude la prima fase del Pd, che probabilmente (sebbene spero di sbagliarmi) coinciderà anche con l'ultima. Che cosa dobbiamo aspettarci ? Forse la nascita prematura di Rifondazione democratica? O il ringalluzzimento della sinistra radicale?
Sarebbe un suicidio politico. Proprio perché il grande merito del timoniere fallito è stato quello di fare piazza pulita degli estremismi di sinistra che all'alba del 2009 sventolano ancora falci e martelli. Peccato, a Veltroni è andata male. Forse l'Italia non è ancora pronta per inaugurare una stagione di grandi successi laburisti. Non rimane che constatare che Berlusconi sia l'uomo sbagliato al posto giusto.

1 commento:

  1. Io ho visto tonnellate di voti andare a gente che nel parlamento Sardo ormai ha il super attak.
    Molti udc come Contu per dirne una.
    Il voto di scambio o come favore la fa da padrone e infatti i cavalli di battaglia del centrodestra con le mani in pasta ovunque manterranno lo scranno.
    Soru ha fatto cose buone e tante cappellate, la Dirindin assessore alla sanità ha dato premioni ai dirigenti, andando a tagliare sugli stipendi bassi.
    Se questa è la politica a cui però nessuno accenna, mi pare ovvio che Soru risulti indebolito. La tassa sul lusso è andata a farsi benedire, con conseguente risarcimento del danno che pesa sui contribuenti sardi. Buona parte della gente che appoggiava Soru, tra cui menti eccezionali come Pigliaru ex assessore al bilancio , alla fine sono scappati lasciandolo da solo,
    Soru ha avuto un atteggiamento identico a Berlusconi nei modi, se poi vogliamo chiudere gli occhi facciamo pure. Ha fatto la salvacoste e poi ha acquistato terreni vicino al mare, e avrebbe dato il via a una bella operazione commerciale col fratello se non lo avessero beccato. Ci sono stati scandali scoperti e appalti inesistenti come quello Per la Satchi, con cui un'unica azienda si è arricchita per fare la pubblicità alla regione. Dopo aver chiuso la Maddalena come Base, Soru per la gente del posto non ha fatto una mazza, e chi ha perso il lavoro si è attaccato al gancio.
    Se cappellacci ha vinto, purtroppo, è colpa anche di chi ha fatto cose buone e anche stronzate eclatanti.
    E non dicano che la disoccupazione è diminuita, perchè la sardegna ha più del 30% di disoccupati, in linea con le regioni del sud, poco meglio di Sicilia e Calabria, ma non sono rose e fiori.

    Mi stupisce che i sardi però si siano scordati che Berlusconi ha riconfermato la concessione alla Tirrenia quando la Sardegna l'aveva tolta. Che Soru ha recuperato un miliardo di crediti verso lo stato da parte della regione. Che Berlusconi nella sua villa certosa ha fatto abusi edilizi da fare impallidire chiunque e che c'è stata una rivolta contro le scorie nucleari anni fa, perchè avevano individuato la Sardegna come probabile sito di stoccaggio sotto il governo Berlusconi. Che dopo il nubifragio di Capoterra non si sia mai fatto sentire alcun esponente di Centrodestra, per dare una mano alle popolazioni che hanno subito il disagio.


    Era prevedibile con un pd spaccato in sardegna e commissariato perchè sono cani che si azzuffano tra di, loro, che finisse così.
    O l'opposizione si compatta anche a livello locale, oltre che nazionale o la destra continuerà a vincere mi pare scontato.
    DAlema riapre a Rifondazione....e abbiamo visto come è finito Prodi un anno fa, cercano di fare le scarpe a Veltroni che si è dimostrato cmq un inetto, è stato lui a rispoverare Berlusconi quando era in crisi con Fini, e litigano margheritini e diessini internamente.
    Il pdl carica Mastella come bell' esembio di virtuosità parlamentare.

    La verità è che c'è del ridicolo da una parte e dall'altra, e se a destra fanno lodini alfano e leggi ad personam, a sinistra quando devono indagare sul caso Unipol, o sugli appalti Calabresi(caso Poseidone), prima saltano due magistrati come La Forleo e Demagistris, e poi si muove il csm con motivazioni che non stanno nè in cielo nè in terra per rimuoverli.
    Non sono diversi, usano solo sistemi diversi per mantenere le loro cadegrine.

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